mercoledì 10 dicembre 2008

Husqvarna 96 cal. 6,5x55

Nel 1941, la Husqvarna (una versatile fabbrica che produceva armi da secoli, nonchè macchine tessili, stufe, cicli e motocicli) iniziò la produzione del fucile Carl Gustav, che era l’ordinanza dell’esercito svedese già dal 1896. La produzione riguardò dapprima le carabine modello 38, poi, l’anno successivo, si iniziò parallelamente a costruire anche i modelli 96. Questi fucili erano destinati ad uso civile, per il Frivilliga skytterörelsen (Movimento dei Tiratori Volontari), un’associazione simile al Civilian Markmanship Program statunitense (cioè un’istituzione sponsorizzata dal governo che promuoveva l’addestramento al tiro).
In totale, la Husqvarna produsse circa diciottomila modelli 96 dal 1942 al 1944; la loro diffusione nelle mani dei collezionisti è stata, sin da allora, limitata, in quanto i fucili erano stati affidati sin dall’inizio a mani private, e pertanto non sono sono stati quasi mai smerciati su larga scala da distributori.
Il presente esemplare porta il marchio dell’anno 1943 ed appartiene alla seconda serie di produzione, come mostra il marchio S.S. sulla base della tacca di mira. Quest’ultima è una SM sikte fabbricata dalla A G Johanssons Metallfabrik: dodicimila modelli 96 vennero appunto equipaggiati con essa direttamente dalla Husqvarna. L’arma è in ottime condizioni, ed è priva del disco sul calcio originale (previsto, su questa serie, per descrivere le condizioni della canna, ma quasi mai installato).



Scheda
Produttore ___________ Husqvarna Vapensfabriks Aktiebolag, Husqvarna
Modello ______________ 96
Calibro ______________ 6,5x55
Catalogo _____________ 2328 (arma da caccia)
Catena di scatto _____ azione singola
Serbatoio ____________ 5 cartucce
Canna ________________ 740 mm.
Funzionamento ________ otturatore girevole-scorrevole
Condizioni ___________ 80/100
Rarità _______________ 75/100
Prezzo _______________ VENDUTO

Colt Python cal. .357 Magnum

La produzione di questo splendido revolver iniziò nel 1955, anche se la Colt l’aveva presentato al pubblico già due anni prima. Costruito sul fusto I, fu il primo revolver della fabbrica di Hartford a mostrare cambiamenti sostanziali nel design sin dall’inizio del secolo.
Incontrò subito molto favore tra i poliziotti americani, anche nel corso degli anni se l’avvento della pistola semiautomatica, con la sua maggiore cadenza di fuoco e la sua elevata capacità di colpi, l’abbia reso obsoleto. Malgrado la qualità della produzione, nel corso degli anni, sia tanto lentamente quanto inesorabilmente decaduta, il Python è sempre stato un‘arma dalle finiture fuori dal comune, il che l’ha reso l’oggetto del desiderio di molti appassionati.
Il presente esemplare è stato costruito nel 1973, ed ha una finitura nichelata, che più tardi la Colt avrebbe abbandonato in favore della costruzione in acciaio inossidabile. E’ in condizioni eccezionali, e viene consegnato con la sua scatola originale.



Scheda
Produttore ___________ Colt’s Manufacturing Company, Hartford, CT
Modello ______________ Python, finitura Bright Nickel
Calibro ______________ .357 Magnum
Catalogo _____________ antecatalogo (arma comune)
Catena di scatto _____ azione mista
Serbatoio ____________ 6 cartucce
Canna ________________ 101,4 mm
Funzionamento ________ a rotazione, estrazione simultanea sul lato sinistro
Condizioni ___________ 95/100
Rarità _______________ 75/100
Prezzo _______________ VENDUTO

lunedì 1 dicembre 2008

Sako 39 cal. 7,62x54R

Intorno alla metà degli anni trenta, gli alti comandi finlandesi decisero di standardizzare la produzione dei Mosin Nagant, fino ad allora costruiti in Finlandia in tre versioni diverse, al fine di migliorare la logistica. Venne formata un’apposita commissione, costituita sia da personale tecnico, sia da appartenenti all’esercito, sia da ufficiali della guardia civile. Dopo la valutazione di una lunga serie di prototipi, accompagnata da un acceso dibattito tra guardia civile e esercito su quale fosse la versione migliore, nel 1939 venne adottata una versione modificata del precedente fucile d’ordinanza della guardia civile (il modello 28/30).
A causa di problemi di produzione, ci vollero diversi mesi perchè i soldati ricevessero le nuove armi; nel frattempo, era scoppiata la cosiddetta "guerra d’inverno" tra Unione Sovietica e Finlandia. Quando i primi modelli 39 raggiunsero il fronte (all’inizio del 1941), i soldati li soprannominarono "Ukko-Pekka" ("vecchio Pekka", in riferimento al presidente finlandese di allora).
La qualità dei fucili modello 39 è, con ogni probabilità, la migliore mai vista riguardo alle armi della famiglia dei Mosin-Nagant. Anche se a un’occhiata superficiale possono apparire simili ai loro cugini russi, i finlandesi riprogettarono tutta una serie di parti (tra cui calcio, ponticello, organi di mira e attacchi delle cinghie) in modo da renderli più efficienti. La Sako produsse 66500 esemplari tra il 1940 e il 1945, sia per l’esercito sia per la guardia civile; altre armi furono assemblate nei depositi militari utilizzando azioni o canne di produzione Valmet, canne Tikka e persino canne di produzione belga (fabbricate per i modelli 91 e accorciate all’uopo), unitamente a calci di fabbricazione di altri subcontraenti.
Il presente esemplare è stato costruito per l’esercito finlandese dalla Sako nel 1942, ed è in condizioni eccellenti.



Scheda
Produttore ___________ Sako
Modello ______________ 39
Calibro ______________ 7,62,x54R
Catalogo _____________ 5493 (arma da caccia)
Catena di scatto _____ azione singola
Serbatoio ____________ 5 cartucce, a pacchetto
Canna ________________ 520 mm.
Funzionamento ________ otturatore girevole-scorrevole
Condizioni ___________ 85/100
Rarità _______________ 60/100
Prezzo _______________ € 450,00